Lotos, giovedì 13 agosto 2009

Navplion – Micene – Tirinto
Innanzitutto scusate se per molti dei giorni scorsi non siamo riusciti a caricare le foto che avremmo voluto, ma la connessione è veramente scadente in diversi porti dove attracchiamo. Al di la di questa debita premessa veniamo ad oggi, la giornata è stata interamente dedicata al turismo a terra ed in particolare alle viste archeologiche. Alcuni di noi, compreso il sottoscritto, a seguito della scaldata precdentemente presa a Mistras aveva dei dubbi, ma la nostra storica Isa insisteva molto per andar a vedere le famose rovine Micenee.

Per tanto partenza alle 10 00 con autobus e dopo 45 minuti eccoci nella splendida città che ha dato origine a molta della cultura occidentale, la più grande città Europea dell ‘epoca, parliamo di circa 1400 anni prima di Cristo. Ne parlo con questa enfasi perchè l’ho visita veramente volentieri e senza nessun fastidio dovuto al caldo, in cima infatti ci aveva subito acconto un clima bello e soleggiato si…ma secco ed assolutamente ventilato, non ci crederete ma all’ombra si stava benissimo. Il percorso è stato facilmente praticabile, anche dal Capitano Luigi che, infortunato ad un dito migliolo che lo costringeva a zoppicare vistosamente , ha voluto accompagnarci per non perdersi una visita così importante dal punto di vista culturale.

Anche il museo è stato davvero interessante, e dopo un pranzettino veloce nell’unica bancherella presente, siamo andati a vedere il vero gioiello del sito: la tomba di Atreo, partimonio mondiale tutelato dall’Unesco. L’effetto ottico imbroglia tutti, la tomba circolare è leggermente più larga che alta a causa dell’effetto ottico. Impressionante il trave sopra l’ingresso, una pietra dalle dimensioni impressionanti che nessuno capira mai come è stata messa li sopra, davvero interessante.

Alle 15 prendiamo l’ultimo e l’unico bus che cè per tornar indietro ma avidi di rovine pensiamo di andare anche alle rovine del sito di Tirinto….purtoppo differentemente da quanto trovato a Micene, ci avvampa subito un caldo impressionante….le mure ciclopiche hanno comunque il loro fascino, meno di Micene però, si vede anche dall’affluenza dei pochi visitatori….A rinfrescare il tutto cè solo un getto d’acqua continua che però a detta del custode non è potabile, per cui dopo una rinfrescata esausti torniamo chi al Lotos e chi a Supermarket.

La serata finisce con un buon risotto ai funghi e delle carotine al burro, nonchè un buon drink nei baretti rivieraschi al porto molto carini e pieni di giovani.

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