Settimo giorno, totale relax.

La mattinata è trascorsa all’insegna dell’ozio, solo Amerigo, instancabile pescatore, si è alzato alle sei per cercare le sue prede e questa volta è tornato con un bottino.
Con una breve puntata in una pescheria vicino al marina abbiamo rimpinguato la scorta di pesce destinandola ad una zuppa per la cena. Ci siamo decisi a lasciare Simuni, paese sull’isola di Pag, solo verso mezzogiorno, in cerca di una baia tranquilla per una nuotata e per pranzare… e per tuffarci ovviamente! Il nuovo temerario di oggi è stato incredibilmente Luigi, che con costanza si è tuffato più volte risalendo uno per uno tutti i pioli della scaletta, fino al gran salto dal ponte del Lotos! Poi ha ripreso il suo divertimento preferito, fare il regista di scene “molto naturali” con la sua macchina fotografica, la media è di circa 5 tentativi per ogni foto riuscita!!

Dopo pranzo, con molta calma, siamo ripartiti alla volta di Rab, ma le previsioni di una bora imminente hanno convinto il nostro ammiraglio a fermarci in un’altra baia della lunghissima isola di Pag, in una posizione più comoda per raggiungere direttamente Losinj domani.
La cena con zuppa di pesce è stata molto apprezzata dall’equipaggio, con gran soddisfazione dei cuochi Amerigo e Silvia, mentre il dopo cena ha risuonato di grandi risate guardando le foto di Luigi, che pretende il massimo dalla naturalezza espressiva dando “suggerimenti” di questo genere: “Girati di là! Abbassa le spalle! Sbrigati! No, troppo veloce!”
A proposito di espressioni artistiche… a pranzo Luigi ha suggerito di scrivere un “sonnetto” in onere di Pag. Con la pancia piena e un buon vino in corpo il risultato ottenuto è stato questo:

“Oh Pag, che ti specchi nell’acque chiare
di questo incantevole mare,
dona a noi, naviganti in viaggio,
il tuo pecorino formaggio!”

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