Decimo giorno, bisca sotto la pioggia.

Stamattina è stato il rumore della pioggia a dare la sveglia a Giovanna, Silvia e Amerigo, che si sono precipitati sul ponte del Lotos per ritirare magliette e teli vari stesi sulle draglie. Ma è stata una pioggia passeggera, anche se per precauzione Mauro, Amerigo e Silvia erano già pronti a tutto con le cerate indosso.
Durante la navigazione abbiamo incontrato mare mosso, così tutto l’equipaggio si è disposto nel pozzetto per non dover sopportare la nausea sotto coperta.
La nostra destinazione era la baia di Veruda, nome già noto… anche mentre scendevamo a sud abbiamo fatto tappa qui e questo significa che stiamo inesorabilmente e tristemente tornando.

Per un paio d’ore il sole ci ha permesso di stenderci sul ponte a sonnecchiare e Luigi non ha perso l’occasione per scattare qualche foto per un possibile futuro documentario dal titolo “Foche adagiate al sole”. Ci siamo anche concessi un bagno con relativo doccia-schiuma adatto all’acqua salata e appena finito di asciugarci ha ricominciato a piovere. Abbiamo cenato nuovamente con pesce, comprato stamattina da Amerigo da un pescatore che girava tra le barche della baia di Unje. Luigi ha fatto il suo primo tentativo con il pane integrale, l’ha impastato, infornato e condito e il risultato è stato ottimo!

Fuori il cielo continua ad illuminarsi di lampi, mentre in barca è stata aperta la bisca di Burraco e i giocatori si stanno scaldando: Anna Maria, che ormai gioca da professionista, Mauro, che è partito molto bene pur litigando costantemente con le troppe carte da tenere in mano, e Luigi, che ha avuto un inizio lento, ma si è già ripreso e annuncia la sua vittoria.
Dopo più di un’ora di gioco Anna Maria non sa più come bacchettare Luigi che tenta di modificare le regole a suo piacimento e… ha vinto Mauro, mentre fuori ha smesso di provare.

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